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Saverio Strati. È tra gli scrittori e intellettuali calabresi del ‘900 nato Sant'Agata del Bianco 1924. Nato in una famiglia contadina, studia da autodidatta e prosegue la sua formazione presso la facoltà di lettere di Messina, all’università conobbe G. Debenedetti, che l'incoraggiò a scrivere; visse a Firenze e in Svizzera per poi stabilirsi nel 1964 a Scandicci deove mori nel 2014.

Tra le sue opere ricordiamo La marchesina (1956), i romanzi La Teda (1957), Tibi e Tàscia (1959)Il selvaggio di Santa Venere(1977), Tutta una vita(2021) recentemente ristampatti da Rubbettino Editore.

Mani vuote (1960), Il codardo (1970); Noi lazzaroni (1972); ; L'uomo in fondo al pozzo (1989); tra i racconti: Gente in viaggio (1966); È il nostro turno (1975); I cari parenti (1982); La conca degli aranci (1986); Melina (1995); La figlia del mago della pietra bianca (2000).

Nelle sue opere spesso sono centrali le tematiche meridionaliste, a cui Strati si è mantenuto sostanzialmente fedele, progressivamente emancipandosi dal filone neorealista dell'immediato dopoguerra.

Ettore Castagna, nato a Catanzaro è antropologo, storico, musicista e musicologo. Insegna nella scuola statale e per UniBg. Svolge attività libero-professionale come consulente e docente in ambito socio-antropologico, giornalistico, comunicativo e musicale. L'esperienza della ricerca sul campo come antropologo, troverà sintesi in varie pubblicazioni comu U sonu, la danza sull'Aspromonte Greco e Sangue e onore in digitale. Dal punto di vista artistico citiamo tra i suoi progetti musicali Re Nilu, Nistanimera ed Antiche Ferrovie Calabro-Lucane. L’interesse per il Mediterraneo centrale lo ha portato a partecipare all’animazione territoriale e alla progettazione nell’ambito di varie attività di valorizzazione delle culture locali con una speciale attenzione alla Calabria Greca 
Ha pubblicato per Rubbettino Sangue e Onore in digitale - Rappresentazione e autorappresentazione della 'ndrangheta (2010), Del Sangue e del vino (2016), Tredici gol dalla bandierina (2018), Della Grecìa perduta(2020)

Gregorio Corigliano, nato a San Ferdinando (RC) e residente a Cosenza laureatosi in Economia all’Università di Messina nel 1970, è giornalista professionista.

È stato Capo Ufficio stampa dell’Ente provinciale per il Turismo di Reggio Calabria.

Dal 1982 in RAI, è stato Capo Redattore della sede regionale della Calabria.

In RAI ha seguito i principali avvenimenti di cronaca degli anni ’80-’90 tra cui il rapimento di Cesare Casella e poi gli eventi politici fino al 2010.

È stato dirigente nazionale organizzativo dell’USIGRAI, il sindacato giornalisti RAI.

Tra i vari riconoscimenti ricordiamo il “Premio Cultura” della Presidenza dei Ministri, il “Premio Brutium”, il “Premio Crotone Pitagora”.

Attualmente è Presidente del Circolo della Stampa “Mariarosaria Sessa” di Cosenza ed editorialista del “Corriere della Calabria”. Da gennaio 2012 è Commissario del CoReCom – il Comitato Regionale delle Comunicazioni – organismo del Consiglio Regionale.

Ha pubblicato i volumi:

Un po’ di noi - Storia di un viaggio in Calabria che ancora continua. Pentagono Ed. 1988

I diari di mio padre 1938-46    Luigi Pellegrini Editore  2012

Nero di Seppia - Dai taccuini di un giornalista seduto in riva al mare   Luigi Pellegrini Editore  2019

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Christian Maria Giuseppe Bartolomeo

 

nasce ad Agrigento nel 1978. Originario di Raffadali (AG), attualmente vive a Gioia Tauro (RC). Si laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio a Palermo e successivamente consegue un Master in Ecologia Industriale. Amministratore e socio fondatore di una società che offre servizi di ingegneria energetica-ambientale. Appassionato delle commedie pirandelliane e di viticoltura, curioso lettore delle vite dei santi. È sposato e ha tre bambini.

Ha pubblicato per Navarra Le Quindici (2018, Premio Giara d’Argento RAI, Premio Alessio Di Giovanni, Premio Kaos); per Mursia, Malagloria (2019, Finalista RTL102.5-Mursia Romanzo Italiano). Il suo romanzo inedito, Quello che mi porto appresso (2021), è stato finalista al Concorso Internazionale S. Quasimodo. Per Tau Editrice S. Ippolito martire. Il centurione della Fede (2022)

 

Il linguaggio delle sue opere è sempre schietto e diretto. Sa coinvolgere nella storia i propri lettori con una forte empatia sui personaggi che spesso nella loro semplicità ricordano le diverse maschere tipiche del teatro.

 

Gioacchino Criaco nasce ad Africo nel 1965. Figlio di pastori, si diploma al liceo scientifico e si laurea in giurisprudenza presso l'Universita di Bologna. Accostatosi alla scrittura e appassionato alla sua terra di origine inizia a sperimentare un nuovo filone di narrazione noir ambientata nell'Aspromonte. Nel 2008 esordisce con il romanzo Anime nere, da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Francesco Munzi, vincitore di nove David di Donatello, di tre Nastri d’argento e del premio Sergio Amidei. Ha in seguito pubblicato i romanzi Zefira (2009), America Taste (2011) e, per Feltrinelli, Il Saltozoppo (2015) e Maligredi (2018) e per Rizzoli Lizzard L'ultimo drago d'Aspromonte (2020)