L’arte borghese della guerra proletaria

Andrea Apollonio

Uno spaccato della storia d’Italia che va dagli anni di piombo ai Duemila, con sullo sfondo una Milano spettrale e vorace, quella del disfacimento politico-giudiziario e del tracollo economico. Carlo Donini, in gioventù contiguo al terrorismo rosso prima e all’attività golpistica di destra dopo, è un manager spregiudicato, ingranaggio funzionale dell’opaca classe dirigente che domina il Paese. Il suo agire è guidato dalla constatazione che se la guerra proletaria è stata persa, conviene ora esercitarsi nell’arte borghese dell’affarismo sfrenato, oltre ogni limite tra lecito e illecito: se tutto era consentito un tempo, in epoca rivoluzionaria, lo è altrettanto adesso in epoca di capitalismo estremo.

Solo fino a quando il meccanismo non si incrina e anche il suo passato, che sembrava definitivamente sepolto, non si riaffaccia obbligandolo a fare i conti con i propri deliri di onnipotenza. Una partitura ben orchestrata che sa intrecciare gli avvenimenti e i protagonisti della vita pubblica alle vicende particolari di una singola e tormentata esistenza. E che indaga, in definitiva, sull’essenza del Potere e sull’uomo come ostaggio del proprio destino e della Storia. Un noir, che è anche l’autobiografia collettiva dell’Italia repubblicana il cui atto di nascita, nefasto, reca il timbro insanguinato di piazza Fontana.

 

 

 

 

 

 

EAN                           : 9788849854206
Stato editoriale           : In commercio (20/09/2018)
Editore                       : Rubbettino
Prezzo                        : EUR 16.00 IVA Assolta
Collana                       : Velvet
Pagine e formato        : 242 (8)
Tipologia di prodotto   : Libro in brossura
Dimensioni e peso      : 138 x 216 x 20 mm 320 g


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